Marco Zanuso, Richard Sapper, Televisione Algol 11 Brionvega

03/04/2020

Con l’avvento del boom economico, nell’Italia degli anni Cinquanta, si manifesta una profonda trasformazione sociale e imprenditoriale. Sono gli anni in cui si producono i beni di consumo e si diffondono l’automobile, la televisione, gli elettrodomestici e si assiste alla rapida evoluzione dello stile di vita di molti italiani. L’arretratezza post bellica viene superata anche grazie all’atteggiamento sperimentale e pionieristico di molti imprenditori in cui diventa possibile coniugare la tradizione artigianale con la produzione meccanizzata e l’innovazione tecnica . Fondamentale nel rinnovamento del processo produttivo è anche la creatività dei designer, il cui compito è quello di disporre in maniera razionale le varie componenti dell’oggetto in modo da esprimere la coerenza tra tecnologia, funzione e estetica. Oggetto emblema di questi cambiamenti sociali e industriali è senza dubbio il televisore Algol 11 realizzato per Brionvega nel 1964 dai designer Marco Zanuso e Richard Sapper. L’oggetto appare perfettamente funzionale: lo schermo inclinato facilita la visione anche se appoggiato direttamente a terra (lo stesso Zanuso comparò l’apparecchio a una cagnolino che dal basso guarda verso l’alto la sua padrona); i controlli televisivi e l’antenna sono sistemati in alto lungo la giuntura della curvatura inclinata, scelta funzionale che conferisce all’oggetto una unità organica semplice e chiara, e permette ai bottoni di accensione e controllo di essere trovati facilmente anche al buio. La maniglia metallica estraibile, inoltre, permette il trasporto in tutta sicurezza e stabilità. Ultimo ma non ultimo, si tratta di uno dei primi oggetti a essere realizzati con componenti in plastica, nuovo materiale modernissimo che inizia in questi anni a trovare applicazione in scala industriale grazie agli studi di Giulio Natta (Premio Nobel per la chimica nel 1963). La plastica ha profondamente rivoluzionato il mondo dell’industrial design: gli oggetti realizzati con questo materiale sono (apparentemente) sempre nuovi, facilmente lavabili e sopratutto democratici, per via del basso costo produttivo e quindi della facile accessibilità che ne consegue.

 

di Margherita Cirulli