SpritzArte 2024
28 Maggio 2024ITALIA VELOCE: art et design au XX siècle. Selections d’œuvres de la Fondazione Massimo e Sonia Cirulli
3 Giugno 2024Nel centenario dalla nascita del Bauhaus, la Fondazione Cirulli fa “letteralmente” spazio alla scuola tedesca che ha contribuito a rivoluzionare l’arte del Novecento, dedicando una parete opportunamente allestita all’interno del percorso della mostra UNIVERSO FUTURISTA. Questo piccolo omaggio vuole offrire qualche suggestione della grande scuola tedesca e delle sue influenze nel panorama artistico europeo.
Così il piccolo olio di van Doesburg rimanda alle sperimentazioni della scuola olandese De Stijl e il progetto grafico di László Moholy-Nagy risente dell’influsso del costruttivismo russo, movimenti che hanno largamente contribuito alla crescita del Bauhaus. La “Ballerina meccanica” di Korompay richiama i manichini meccanici di Oskar Schlemmer e le tre fotografie dalla caratteristica inquadratura eccentrica ricordano gli scatti di Xanti Schawinsky e del giapponese Iwao Yamawaki. Mentre nel collage del cecoslovacco Lodr si evince il contributo fondamentale di Walter Gropius all'architettura moderna nell'uso di materiale tecnologici come l'acciaio, il vetro e il cemento che rispondono ai nuovi requisiti di leggerezza, trasparenza e razionalità.
Il Bauhaus nasce nel 1919 a Weimar come scuola di architettura arti e mestieri grazie a Walter Gropius. Dal 1925 al 1932 la sede della scuola viene spostata a Dessau e dal 1932 al 1933 a Berlino. Sarà costretta chiudere i battenti nel 1933 in seguito all'ascesa del nazismo.
Convinto assertore che le arti debbano interpretare i bisogni della società contemporanea, Gropius riunisce intorno a sé artisti di differente provenienza pittori, fotografi, architetti e scenografi nel tentativo di dar vita alla Gesamtkunstwerk (arte totale) eliminando una volta per tutte la gerarchia fra le arti, idea che i Futuristi avevano concepito già diversi anni prima e che aveva influenzato tutta Europa. Il Bauhaus, erede delle avanguardie antecedenti il periodo della Grande Guerra, è però finalizzato a uno stile più rigoroso e legato al razionalismo e al funzionalismo.